martedì 1 dicembre 2009

FARE L'AMORE CON RESPONSABILITA'.LETTERA AI RAGAZZI DI AIELLO CALABRO



Cari ragazzi,
ricorre oggi la giornata mondiale contro l'AIDS. Non so perchè, ma mi viene subito in mente il ricordo di un genio indiscusso, Freddie Mercury, che lasciò prematuramente il palcoscenico della vita a causa di un virus ancora inespugnabile.
Leggendo su http://www.aidsportal.org/ , c'è un articolo del 27 novembre scorso in cui si evince che il 50% dei giovani ammette di non sapere abbastanza su HIV e AIDS. Un sondaggio globale, questo, dello Standard Chartered e dell'AIESEC INTERNATIONAL, che mi lascia interdetta ma non mi stupisce. Perchè?
Perchè non vi è dialogo a riguardo nelle aule scolastiche, a casa o sul muretto in piazza.
Il sesso resta un tabù, sebbene io sia convinta che bisogna preservare delicatezza, intimità, esperienza su sfondo meramente personale, esulando da giudizi e commenti di varia natura. Ma se parlare serve anche in minima parte ad evitare di incorrere in guai con lontanissima via d'uscita, allora che lo si faccia presto e subito.
Sapete, non tutti sono a conoscenza che il preservativo sia il mezzo ideale per evitare trasmissioni infettive sessuali. Non a caso, non risulta essere molto utilizzato (i costi, in effetti, sono notevolmente alti.Non sarebbe male un'interpellanza giovanile al ministero della Sanità a riguardo!).
Eppure, chi contrae l'HIV in questi ultimi decenni, ha un'età che va dai 15 ai 24 anni (statistiche UNAIDS): questo non è che il risultato di un'attività sessuale non protetta.
Ecco, la mia era solo una riflessione su questi dati, e volevo condividerla con voi, ragazzi. Il mio sarà sicuramente un eccesso di sentimentalismo sconfinato, ma preferisco sempre parlare di amore. Nella stragrande maggioranza dei casi, l'unione fisica tra ragazzo e ragazza, tra uomo e donna, è segno di amore, anche se fugace, ma lo è. Ed ho sempre pensato a quanto sia bello tutto questo, quanto discostarsi dal sesso ed avvicinarsi al sentimento sia non solo naturale ma magico, unico, inesplicabile. Ma deve anche essere il simbolo di una responsabilità a cui non sfuggire. Anzi, pensare alla fortuna di avere conoscenze che ci permettono, nel piccolo, di deviare qualcosa di irrimediabile, potrebbe essere la giusta chiave che fa diventare "grandi". In tutti i sensi.