martedì 27 aprile 2010

SAN GENIALE IN FESTA AD AIELLO CALABRO, 2 MAGGIO 2010


La Prima domenica del Mese di Maggio è dedicata al Patrono di Aiello Calabro, San Geniale Martire.



Quest'anno, per l'occasione, un momento di festa ed allegria, che inizia al mattino con le SS.Messe (ore 9.00 ed ore 11.00) con processione, seguendo, nel pomeriggio, con "a gara du casu"(torneo medioevale del formaggio) in località "PORTA" e con la messa delle ore 18.00 all'aperto, in Piazza Santa Maria, con il mezzobusto di San Geniale che assiste alla funzione. Poi, grande esibizione degli SBANDIERATORI DEL PALIO DI BISIGNANO, che effettueranno per l'occasione la piramide umana a 9 elementi, inoltre giochi popolari, volo dei "palluni" di San Geniale e STAND GASTRONOMICI dove gustare tutte le prelibatezze di Aiello sempre in Piazza Santa Maria, con tanta musica!!! Qualche esempio in esclusiva:
Lo stand della PORCHETTA della PIDANNA
Lo stand dei SAPORI DI MONTAGNA della PINETA
Lo stand del PESCE della PESCHERIA DA RODOLFO
Lo stand del CIOCCOLATO di ALOISIO
Lo stand dei CULLURIALLI del SERVIZIO CATERING RUSSO


EVVIVA SAN GENIALE DI AIELLO CALABRO!

martedì 20 aprile 2010

25 APRILE 2010 - FESTA DELLA LIBERAZIONE A COSENZA

comunicato pervenuto da Federazione lavoratori funzione pubblica CGIL COSENZA








PROGRAMMA

Ore 9.00 Pedalata ecologica nella Villa Vecchia;

Ore 10.30 Con la Costituzione, per la Democrazia, il Lavoro, i Diritti, la Libertà:
      Coordina: Giuseppe Pierino
      Intervengono: Salvatore Perugini – Sindaco di Cosenza
      Umberto Carpi - A.N.P.I. Nazionale
      Susanna Camusso - Segretaria Nazionale CGIL
Ore 13.00 Pic.nic all’interno della Villa Vecchia;
Ore 15.30 Inizio Gara di Ballo con tanti ospiti.

COSENZA, VILLA VECCHIA, ORE 10.30

 

 

INFO : Federazione lavoratori funzione pubblica CGIL COSENZA

P.zza Vittoria, 7 – 87100 Cosenza
Tel. 0984 687125 – Fax 0984 687129
E mail: fp@cgilcosenza.it

venerdì 16 aprile 2010

SERGIO ENDRIGO, FUSIONE DI MUSICA E POESIA


C’è gente che ha avuto mille cose

Tutto il bene, tutto il male del mondo

Io ho avuto solo te

E non ti perderò, non ti lascerò

Per cercare nuove avventure

C’è gente che ama mille cose

E si perde per le strade del mondo

Io che amo solo te

Io mi fermerò e ti regalerò

Quel che resta della mia gioventù

IL SENSO DELLA COMUNITA'

Piccola o grande che sia, è proprio la comunità di individui che delinea l'identità degli stessi appartenenti. Si pensa solo alla propria, di identità, al modo in cui possa erigersi e sorpassarne un'altra, attraverso macchinosi ed aulici intenti non-sense che eclissano la semplicità dello stare insieme con buissimi paroloni altezzosi. Mi vedo seduta sulle ginocchia di nonno Eugenio a cantare e sventolare le bandiere degli operai insieme a zio "Ninno", tra una birra ed un panino di mezza giornata sull'uscio del cantiere. Sento il fracasso di papà che armeggia tra penne e carte la satira dell'anno, con le combriccole folte che fanno a cazzotti per le idee e che si stringono le mani dopo aver loro dato forma. Crescendo come una spugna piena di ricordi che sembrano romanzi, ho capito che le radici spezzate non sono poi morte, ma pronte alla rinascita se ognuno mette la sua carta sul tavolo da gioco. Ho capito che ogni occasione è buona per ritrovarsi in tanti e rendere grande la storia nostra. Quella lacrima di nostalgia non può che impastarsi al sudore di quel lavoro che serve ad illuminare di nuovo le persone, non le cose, il gruppo, non il singolo. Il tutto, con la leggerezza e la semplicità di riscoprirci come "insieme", capace di fare una rete che poi, una volta librata in aria, può delineare le più artistiche delle forme. Senza questa base, diventerei sorda di un passato che voglio sempre ascoltare ed amplificare quanto possibile a chi mi sta intorno, cercando di allontanarmi il più possibile da quei presuntuosi fremiti solitari, da quei ridottisimi occhi teatrali di luce che illuminano un viso e ne adombrano mille.



Eleonora Pucci

martedì 13 aprile 2010

SE NON SONO GIGLI, SONO PUR SEMPRE FIGLI VITTIME DI QUESTO MONDO

di CARLO GIARDINO

In un'epoca in cui molti, troppi, lottano contro malattie gravi come il tumore, facendo di tutto per rimanere in vita, per conservare questo dono prezioso che è la vita, questo stesso valore viene messo in secondo piano dalle stesse persone.


La nostra Italia perde ogni giorno dei lavoratori, vittime della mancata sicurezza sui luoghi di lavoro, una buona percentuale dei lavoratori la mattina si alza e va a rischiare la propria vita, spesso per salari bassissimi, lavorando “in nero”, e sempre perché mancano le condizioni di sicurezza adatte a lavorare. La cosa grave è che giornali e TV non riportano i dati, le percentuali e le notizie sulle morti bianche; ci sono quelli che vengono nominati poiché sono “schiavi” di imprese di grosse dimensioni e quindi è impossibile non fare notizia ma ci sono quelli che se ne vanno silenziosamente senza neanche essere nominati. Caserta, Trieste, Teramo, Genova, Milano, Torino, per non parlare del lavoratori schiavi nelle campagne veronesi,calabresi e siciliane dove migliaia di persone si alzano la mattina x andarsi a guadagnare il pane e sperano di non ritornare con qualche frattura o addirittura di non tornare proprio. Questo è un vero e proprio scandalo x il nostro paese, che ci lusinga ed esalta chiamarlo “OCCIDENTALE” ma che di occidentale ha ben poco. In un Paese come il nostro, condizionato da una idea robusta di sicurezza sociale sviluppatasi nel secondo dopoguerra, che conferisce centralità alla persona umana, è sconfortante ammettere che si può ancora morire di lavoro.

Qui non è un problema di norme, ma bensì di cultura. La tutela della salute e sicurezza nell'ambiente di lavoro, la prevenzione e la gestione dei rischi sono tutti elementi che devono essere condivisi dalle imprese e dai lavoratori mediante una solida campagna di prevenzione e di alfabetizzazione culturale. Questo problema non si limita solamente alla piccola Italia; Nel nostro continente si verifica UNA MORTE SULA LAVORO OGNI TRE MINUTI, mentre ci stiamo alzando qualcuno sta già morendo, mentre ci rechiamo a lavoro, magari dietro una comoda scrivania altre decine di persone in Europa muoiono, per non parlare dell’intera giornata.

Bisogna innanzitutto stare attenti a non commettere il grave errore di abituarsi a questi tragici accadimenti e di giungere perfino alla terribile conclusione che essi rientrino “nell’ala normale” del rapporto di lavoro.

Il governo deve cambi rotta e tutelare lavoratori. La sicurezza sui luoghi di lavoro dovrebbe rappresentare per l'agenda di chi guida il Paese una priorità. Non mi sembra che l'attuale governo stia lavorando in questa direzione, infatti poco meno di un anno fa ha modificato le norme in tema di sicurezza sul lavoro alleggerendo le pene e le sanzioni per le imprese che violano le regole, riducendo drasticamente le responsabilità oggettive del management fino ad attribuirle esclusivamente ai funzionari incaricati o addirittura ai lavoratori stessi, e soprattutto diminuendo drasticamente la tutela dei dipendenti delle imprese in appalto e subappalto; Non è certo questo il modo per garantire a quanti lavorano nel nostro Paese la sicurezza che meritano e che la nostra Costituzione sancisce in modo esplicito.

Non si può smettere di parlarne, non si può far finta che tutto questo non accada, non si deve dimenticare chi è morto mentre lavorava per vivere decorosamente e onestamente. Non si possono accantonare i valori del lavoro, dell’onestà, fingendo che sia normale, dicendo che “capita”.

Bisogna lottare! In ginocchio mai!!! Onda su onda, chi non lotta affonda!
Carlo GIARDINO

martedì 6 aprile 2010

PRIMO MAGGIO A ROSARNO, PARTENZA DA AIELLO CALABRO




L'amministrazione comunale di Aiello Calabro commenta in tono positivo l'iniziativa di CGIL-CISL-UIL di concentrare i festeggiamenti nel giorno della festa del lavoro nella calabrese Rosarno unendosi alla dichiarazione di Sergio Genco, segretario CGIL regionale:

«La decisione di svolgere a Rosarno la manifestazione per il primo maggio – ha detto Genco – è motivata dall’attenzione del sindacato, oltre che ai temi tradizionali del lavoro e dell’occupazione, a quelli dell’integrazione e dell’accoglienza degli immigrati».
Detto questo, è nostro proposito organizzare un gruppo che possa partire proprio da Aiello Calabro, destinazione Rosarno, nella mattina di sabato primo Maggio, con rientro in serata.
E' gradito un gentile cenno di adesione entro lunedi 26 APRILE da dare ad Eleonora Pucci, sia di persona, sia sulla posta privata di facebook, sial al comune,sia con un sms al numero 3494456843.