domenica 31 gennaio 2010

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.


Ieri il gesto disperato di S.M., 36 anni, da due mesi disoccupato

Inutili i tentativi di salvarlo: le ustioni erano troppo gravi
Senza lavoro, si era dato fuoco
morto l'operaio di Bergamo

BERGAMO - E' morto questa mattina, l'operaio che ieri si era dato fuoco per aver perso il lavoro, due mesi fa. Subito dopo essere stato soccorso dai passanti che avevano spento le fiamme, S.M., 36 anni, di Bergamo, era stato portato agli Ospedali Riuniti di Bergamo, quindi trasferito nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Verona Borgo Trento, dove si trova un centro specializzato nella cura delle ustioni. Le bruciature però sono risultate troppo gravi, e l'uomo è deceduto.
La tragedia è avvenuta ieri mattina in una piazzola lungo la provinciale tra Brembate e Marne. L'uomo si è fermato con l'auto, è sceso, si è cosparso di benzina e poi ha appiccato le fiamme. Due artigiani di passaggio che hanno assistito alla scena sono intervenuti, cercando di spegnere le fiamme con giacche. Poi è arrivata una donna che ha spento il fuoco con l'estintore che aveva in auto. Un quarto automobilista ha praticato il massaggio cardiaco al ferito fino all'arrivo del 118.
L'operaio aveva lavorato fino allo scorso novembre in una ditta di Zingonia, che dopo due mesi di cassa integrazione era stata chiusa. Lasciandolo senza lavoro, e con un carico di disperazione che non è riuscito più a sopportare.

giovedì 28 gennaio 2010

L'AMMINISTRAZIONE DI AIELLO CALABRO RICORDA LA SHOAH

AIELLO CALABRO – “Ricordare sempre, dimenticare mai” è l’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale della cittadina per celebrare il giorno della Memoria.


Nel dibattito tenutosi nella serata di martedì scorso presso l’ex Pretura, aperto dai saluti del sindaco Iacucci e dell’assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili Pucci, hanno relazionato Leonardo Falbo dell’Istituto Calabrese per l’Antifascismo e della Storia Contemporanea, il parroco Jean Paul Bamba e uno studente aiellese, Francesco Coccimiglio, rappresentante del gruppo Giovani.
Presenti all’incontro culturale, pure associazioni locali, consiglieri comunali, e molti ragazzi. Nel corso del rendez-vouz commemorativo si è parlato delle drammatiche testimonianze epistolari di giovani deportati calabresi, “attraversando le posizioni della Chiesa fino ad arrivare ad una necessaria attualizzazione del concetto del ‘diverso’, allora denudato in ogni senso della propria dignità, oggi calpestato e presente nelle cronache dei nostri giorni”.
Inevitabili i riferimenti agli eventi di Rosarno. “Il concetto di superiorità – ha detto il giovane Francesco Coccimiglio - denuncia solo ignoranza”. “L’immigrato non deve equivalere ad emarginato – ha commentato Iacucci – e il ricordo di ciò che è stato dovrebbe spingerci affinché le nostre cronache non diano spazio ad analoghe discriminazioni, altrimenti a nulla serve la commemorazione”. Per l’assessore Eleonora Pucci “attualizzare il ricordo è utile in incontri come questi dove, più che occasioni rituali, si dibatte affinché gli errori e le brutture del passato mai più debbano riaffiorare”.
Non sono mancati gli interventi del pubblico. Tra tutti, quello di Francesco Ianni Lucio, reduce della Seconda Guerra, che alle giovani generazioni ha spiegato l’inutilità e gli orrori delle guerre.
A cornice della serata, la proiezione di un video sulla Shoah, l’esposizione delle opere degli artisti Francesco Magli e Daniele Iacucci, e la performance musicale di Alba Chiara Nicastro dell’associazione “Musi..canto”. Da segnalare, pure, il contributo video sull’argomento di Magli visionabile su Youtube e sul suo blog personale (http://francescomagli.blogspot.com).
Analogo incontro, mercoledì 27, per ricordare la Shoah, presso l’Istituto Comprensivo, alla presenza dei numerosi alunni, del gruppo docenti e del dirigente scolastico Caterina Policicchio, la quale ha sottolineato l’importanza di trasferire nei nostri giorni la cultura dell’amore piuttosto che l’odio e la violenza, a partire dalla scuola a finire alle famiglie. Numerosi i bambini e i ragazzi che hanno recitato poesie e letto segmenti di testi tratti da “Se questo è un uomo” di Levi, o dal “Diario di Anna Frank”.

venerdì 22 gennaio 2010

RICORDARE SEMPRE, DIMENTICARE MAI

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI AIELLO CALABRO RICORDA LA SHOAH, IL GIORNO DELLA MEMORIA, CON L'INCONTRO

 "RICORDARE SEMPRE, DIMENTICARE MAI".

Interverranno:

Franco IACUCCI - Sindaco di Aiello Calabro

Eleonora PUCCI - Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili di Aiello Calabro

Prof. Leonardo FALBO - Istituto Calabrese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea

Don Jean Paul BAMBA - Parroco di Aiello Calabro

Francesco COCCIMIGLIO - Studente e membro del Gruppo Giovani di Aiello Calabro

 
Inoltre ci sarà la voce di Alba Chiara NICASTRO, l'arte di Gaetano COCCIMIGLIO, Franco MAGLI e Giulio DI MALTA

MARTEDI 26 GENNAIO, ORE 17,00, CASA DELLE CULTURE


LA CITTADINANZA E' INVITATA A PARTECIPARE

L'AMMINISTRAZIONE DI AIELLO CALABRO E I GIOVANI

Aiello Calabro – L’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Iacucci punta al dialogo con i Giovani. L’iniziativa, partita dall’assessore alla Cultura ed alle Poltiche Giovanili Eleonora Pucci, mira alla periodicità di incontri con i ragazzi del paese al fine di mettere sul tavolo proposte e concretizzarle seguendo un sodalizio con l’istituzione. Già dal mese di luglio, svariate riunioni si sono tenute concependo la programmazione di eventi, viaggi, feste di piazza. Il gruppo aperto è in procinto di formalizzare la nascita della Consulta Giovanile, con tanto di direttivo che fronteggerà le proprie problematiche – e non solo – seguendo il diretto filo istituzionale con l’Amministrazione, vaglierà progetti e parteciperà alle realtà del territorio tutto.

Gli incontri di questi giorni hanno avuto come oggetto la programmazione di un convegno sulla giornata della memoria, istituita dal 2000 dal Parlamento Europeo. I ragazzi hanno in cantiere la collaborazione con l’istituzione locale al fine di rendere omaggio, senza mai dimenticare, le vittime dell’olocausto riportando alla luce la loro visione della storia attraverso lavori ed idee personali.


Nella foto: giovani di Aiello Calabro in un momento della manifestazione nazionale ad Amantea  NO AI VELENI

lunedì 4 gennaio 2010

COMUNICATO DELL'AMMINISTRAZIONE DI AIELLO CALABRO SULLA FINE DEL PROGRAMMA "NATALE 2009"



BILANCIO POSITIVO ALLA CHIUSURA DELLE FESTIVITA’ NATALIZIE AD AIELLO CALABRO


Un Natale in un borgo tra i più caratteristici della provincia cosentina si è concluso nel nuovo anno chiudendo una serie di eventi che hanno animato la cittadina aiellese fino al 3 gennaio. In collaborazione con le associazioni locali e con una presenza di affabili e partecipi giovani, l’Amministrazione comunale ha organizzato e patrocinato pomeriggi, serate ed attività all’insegna della festa tra le più dolci dell’anno, a partire dal concorso di disegno per le scuole elementari e medie “L’ALBERO DI NATALE COME LO VEDO IO”, dal timido tentativo di organizzare una mostra fotografica sul Natale sul famosissimo social network Facebook, passando per l’allestimento di presepi che hanno seguito un mini-percorso turistico tra i vicoli e le strade del paese, il tutto incorniciato dai concerti di musica barocca del gruppo Polifonico Aura Artis, dell’associazione “Musi…canto” dell’insegnante Porco e del trio lirico-contemporaneo delle talentuose “Appassionante”. Senza dimenticare le tombolate curate dalla ProLoco e dalla neonata Eureka, nonché il concorso “Il presepe nel borgo” le cui opere sono state allestite nella Chiesa di Santa Maria Maggiore. Al centro anziani, il compito di chiudere il sipario con un pranzo sociale organizzato magistralmente da un direttivo che ha saputo coniugare nuove e vecchie generazioni all’insegna dell’allegria e della buona cucina.

Una sinergia tra l’associazionismo locale e gli amministratori che punta ad un rafforzamento sempre più fitto nelle trame del tessuto cittadino, che ha come scopo dare lustro al paese rivalutando ogni singolo periodo dell’anno con iniziative sempre diverse, che si accostino ad un ampio ventaglio di gusti degli stessi aiellesi, senza dimenticare quel turismo culturale ed intelligente che serve a rivalutare borghi purtroppo sperduti ma splendidi come questo.