venerdì 26 marzo 2010

DEFINIZIONE DI CALCIO

sport proletario,giocato nelle strade,senza regole,creato dai giovani figli degli operai nei "suburbs" delle grosse città industriali inglesi:in una parola CALCIO!!!

definizione di Francesco Coccimiglio

SE IL VENTO FISCHIAVA ORA FISCHIA PIU' FORTE

DAL BLOG "...IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA!" DEL BLOGGER CARLO GIARDINO, RICEVO E PUBBLICO:

Se il vento fischiava ora fischia più forte

La trasmissione anticensura "raiperunanotte" di ieri sera mi ha fatto riflettere molto sul significato di democrazia, libera espressione e libertà.... libertà? che cosa vuol dire libertà? e democrazia?
Gli italiani sono coraggiosi, sono sempre stati coraggiosi nel corso della storia, sono stati 20 anni sotto un governo fascista, ridicolo, con un pagliaccio al potere che ha promesso l'impero, ha portato guerre e gli italiani erano felici, tutti contenti perchè c'era lui, lasciatelo lavorare in pace; Gli italiani di oggi non sono molto cambiati nonostante tutti gli avvenimenti storici che si sono susseguiti: la resistenza, la sconfitta del fascismo, il '68 ecc...Gli italiani di oggi hanno creduto, e stanno credendo tutt'ora, ad un "grande imprenditore" che ha chiesto, di votarlo perchè lui si è fatto da solo, di essere lasciato in pace a lavorare, perchè lui è un lavoratore........Sono 15 anni che aspettano! Gli italiani si trovano bene così, vogliono qualcuno che pensi al posto loro, se va bene, bene, se va male poi ci pensiamo, poi pagheremo le conseguenze come abbiamo sempre fatto... così ragionano gli Italiani. china il capo, ubbidisci! Quest'ultimo assomiglia tanto a quello di Gasman e Sordi ne "la grande Guerra" con un'eccezione: loro avevano lo spirito critico, l'orgoglio, la dignità personale.
"Questa generazione è corrotta, va spazzata via, non parlate di speranza perchè la speranza è una brutta parola, l'hanno inventata i padroni per tenerci buoni; E' quella stessa che ti dice che Dio esiste, stai buono e zitto, prega perchè avete il vostro riscatto nell'aldilà...siete precari? quale è il problema! sperate, siate bravi, abbiate speranza!!! Sapete come diceva un tale con la barba? che non sono le idee a cambiare il mondo ma è l'uomo a farlo!!!
L'autoritarismo si presenta sotto forme nuove, c'è bisogno di ridare forza, sostanza, densità alla democrazia di questo paese! Spero che questa epopea finisca con una rivoluzione, che in Italia è sempre mancata, c'è stata in Francia, Inghilterra, Germania, Russia, Stati Uniti ma non in Italia.
Ci vuole qualche cosa che riscatti questo popolo che è sempre stato e gli piace essere sottoposto, schiavo di tutti. Questo riscatto non è semplice da conquistare, ci vuole tempo, esige sacrifici ma il risultato dei nostri sforzi sarà la libertà e la democrazia nel senso più assoluto.
Altrimenti continuino ad andare avanti così, sempre peggio, come sta procedendo oramai da 3 generazioni.


COMPAGNI SVEGLIA, CHE QUESTI CI AMMAZZANO!

"..Se il vento fischiava ora fischia più forte, le idee di rivolta non sono mai morte.."

lunedì 22 marzo 2010

FESTA DEGLI ALBERI 2010 AD AIELLO CALABRO - Comunicato Amministrazione Comunale Aiello Calabro


AIELLO CALABRO - Mattinata all’insegna della gioia e della riflessione sui temi dell’ambiente all’Istituto Comprensivo di Aiello Calabro che in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il Corpo Forestale dello Stato, hanno celebrato la “festa degli alberi”, così come stabilito dal decreto interministeriale del Ministero delle Politiche agricole e forestali e del Ministero della Pubblica istruzione del 4 agosto del 2000. Il programma della giornata è iniziato nel giardino della scuola primaria e secondaria, dove i bambini hanno provveduto alla messa a dimora delle piante, nel terreno adiacente alla scuola, proprio per ricordare questi giorno importante per il futuro dell’umanità.

Ad aprire gli interventi, è stata la dirigente dell’Istituto Caterina Policicchio che dopo avere ringraziato tutti gli ospiti, dalle associazioni alle Forze dell’Ordine all’Afor che ha provveduto alle piante, ha messo in evidenza l’importanza di questa giornata e della necessità di sensibilizzare anche i più giovani alle tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente rilanciando così il tema della riscoperta del verde attraverso la costruzione di percorsi educativi.
Anche l’assessore all’ambiente Rosetta Lepore, ha messo in evidenza che giornate come queste servono oltre che a sensibilizzare i giovani anche a porre l’attenzione sul tema dell’ecologia, sul rispetto della natura e sull’importanza che essa ha per l’uomo. Celebrare gli alberi ci aiuta ad amare questi compagni di viaggio e a trasmettere alle generazioni future questo senso di rispetto verso le piante.

sabato 13 marzo 2010

LETTERA AI GIOVANI DI AIELLO CALABRO

Care ragazze, cari ragazzi,
avverto la necessità di scrivervi, in questo sabato pomeriggio bagnato e che non sa di primavera, un pò per ringraziarvi nel seguire le iniziative che porto avanti e che si concretizzano grazie a voi, e poi perchè sento sempre di più che il ritorno all'aggregazione prende sempre più piede in una comunità piccola come la nostra. Sentirsi parte di un gruppo aiuta la fermentazione di idee, la nascita di pensieri e lo sviluppo di azioni in maniera qualitativamente superiore alle forme di individualismo. Fare gruppo comporta lo scambio di emozioni, la consapevolezza di essere un unicum che lotta, si difende e si offre attraverso la moltitudine delle menti che lo compongono. Io lo sto vedendo, questo, grazie a voi e, vi giuro, darei non so cosa affinchè non ci fossero limiti perimetrici alla grandezza di questo gruppo di giovani aiellesi.
Adoro il confronto con voi, amo la pazzia che fuoriesce e la profondità nell'impegno che si mette. Amo il solo fatto che siete presenti dando un senso, forse il più unico ed il più assoluto, a questo mio mandato amministrativo.
Per questo non smetterò mai di insistere affinchè voi facciate fuoriuscire sempre di più il vostro estro, la vostra originalità e la vostra unicità. E' grazie a questo che saremo, un giorno, ricordati, grazie ad un pensiero trasformato e concretizzato dalle nostre mani. Ed io, in questa trasformazione, assisterò e darò il mio appoggio sempre, applaudendovi come spettatrice allo spettacolo più bello, quello di un gruppo di giovani che ha cambiato un paese, il nostro.
Grazie.
Come sempre, vi abbraccio


Eleonora

mercoledì 10 marzo 2010

VINO CALABRESE: LE RISPOSTE DEI CANDIDATI ALLE REGIONALI

da VINO CALABRESE NEWS ricevo e pubblico:

LE RISPOSTE DI SCOPELLITI

Ogni produttore vitivinicolo impiega per questioni burocratiche circa 1/3 del suo tempo, l'impegno aumenta ancora di più per le piccole aziende. All'interno delle competenze regionali, cosa intende fare per ridurre la burocrazia?
Uno dei miei obiettivi strategici è quello di snellire e rendere più efficiente la macchina burocratica della Regione Calabria che deve necessariamente diventare un ente sempre più vicino al cittadino. E' impensabile che nel 2010 ci siano dirigenti senza specializzazioni specifiche. Cosi come è impensabile che la burocrazia ad oggi è, di fatto, un grosso freno allo sviluppo delle imprese. Lo snellimento dell'apparato burocratico, soprattutto attraverso le nuove tecnologie, può favorirne la competitività.

La vitivinicoltura calabrese nonostante la storia millenaria risulta pressoché sconosciuta al grande pubblico. Quali sono le strategie che intende perseguire per la valorizzazione del mondo vitivinicolo calabrese?
Il settore vitivinicolo calabrese rappresenta uno dei punti d'eccellenza della produzione agricola regionale. Sono convinto che la maggiore limitazione sia dovuta alla scarsa presenza nei mercati internazionali. Ritengo strategico creare maggiori opportunità di partecipazione a fiere di settore e comunicare, attraverso campagne, mirate il nostro prodotto. Non si tratta solo di voler comunicare, ma di saperlo fare bene. La partecipazione dell'ente regione ad eventi internazionali rappresenterà un'opportunità in più per le aziende del settore. Altro settore strategico è il marketing del prodotto vino. In altre nazioni, la Francia su tutte, lo ha saputo sfruttare. Oggi non può più essere messo in secondo piano ed ha un’importanza forse pari a quella dello stesso prodotto.

La Calabria è la regione con il più vasto patrimonio ampelografico autoctono, purtroppo molte varietà non sono ancora iscritte al Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Cosa pensa di fare per tutelare e valorizzare questo immenso patrimonio?
Credo che sia indispensabile promuovere un tavolo tecnico con tutti i soggetti interessati. Sono consapevole dell'importanza del vino calabrese ecco perché ritengo che la Regione debba intervenire urgentemente non solo a tutela delle produzioni attuali, ma soprattutto per far riscoprire il patrimonio autoctono presente in tutte le province calabresi. L'iscrizione al registro è uno dei primi passi per il riconoscimenti delle nostre produzioni, elemento indispensabile per il definitivo decollo del comparto.



La commercializzazione del vino è strettamente legata alle qualità del terroir d'origine. Pensa che le difficoltà nella vendita del vino calabrese siano legate alla devastazione diffusa del territorio? Se si, cosa pensa di fare per evitare ulteriori scempi e rimediare a quanto già fatto?
Il territorio calabrese morfologicamente non consente grandi produzioni di uva e quindi di vino. Le aziende regionali dovranno perciò puntare, a mio giudizio, sulla ricerca dell’alta qualità e su una distribuzione specializzata. Non credo che le difficoltà di vendita siano legate solo alla devastazione diffusa del territorio. Ma quando apparato produttivo, burocratico e gestione del territorio vanno per compartimenti stagni è chiaro che ne risente la vendita del prodotto. La mia idea è quella di evitare tutto ciò, lavorando in sinergia, promuovendo incontri sempre più spesso. I responsabili dei vari settori devono parlarsi tra di loro e capire le esigenze gli uni degli altri. A ciò va aggiunta una seria capacità politica di capire le reali esigenze dei produttori.
LE RISPOSTE DI LOIERO

Ogni produttore vitivinicolo impiega per questioni burocratiche circa 1/3 del suo tempo, l'impegno aumenta ancora di più per le piccole aziende. All'interno delle competenze regionali, cosa intende fare per ridurre la burocrazia?

Abbiamo avviato, con convinzione, una politica rigorosa di rispetto delle procedure e dei tempi in tutti i procedimenti amministrativi. Ma stiamo attenti, da noi non esiste solo un problema di burocrazia ma anche di legalità. Per questo abbiamo istituito una Stazione Unica, affidata a un magistrato, che controlla gli appalti regionali. La Calabria non ha alternative se vuole convivere con l’Europa: rispetto delle norme, trasparenza e tempi certi. Gli indicatori ci danno ragione. Nonostante ci siano incrostazioni ancora dure a morire, i tempi della burocrazia regionale si sono sensibilmente accorciati. Se ne sono accorti gli operatori, le imprese, i cittadini e perfino la Commissione Europea che ci ha pubblicamente elogiato in più di una occasione. Rispetto a quello che avveniva prima del 2005, vale a dire prima del mio governo, questa regione si è messa in carreggiata e, spero, di migliorare progressivamente i nostri risultati nei prossimi cinque anni. Intanto, però, stiamo realizzando la Cittadella degli uffici regionali, nel cuore della Calabria, per migliorare e centralizzare l’amministrazione e renderla più vicina ai calabresi, i quali non dovranno più girovagare a vuoto per il capoluogo per trovare gli uffici di riferimento. Mi pare che questo sia un bel passo in avanti. In generale penso comunque che anche il settore vinicolo calabrese, al quale puntiamo enormemente perché trainante sul piano economico e in grado di attirare turismo, possa avvantaggiarsi da un cambio di passo della Regione che punta su una corretta osservanza delle politiche di governo.


La vitivinicoltura calabrese nonostante la storia millenaria risulta pressoché sconosciuta al grande pubblico. Quali sono le strategie che intende perseguire per la valorizzazione del mondo vitivinicolo calabrese?
In un periodo in cui il governo nazionale ha tagliato tutti i fondi a sua disposizione sulla Ricerca, noi, come Regione, abbiamo investito più di 20 milioni di euro per la valorizzazione delle competenze e delle funzioni per le specifiche filiere olivicole, ortofrutticole, vitinicole e zootecniche, attraverso un progetto della durata di cinque anni che coinvolge le Università calabresi. E’ il segno che vogliamo rendere sempre più importanti, nel futuro, queste nostre grandi risorse del territorio. Da poco, hanno preso il via i quattro laboratori di ricerca di base. L’UniCal, in particolare, si sta organizzando sotto forma di centro interdipartimentale Food Science & Engineering, riunendo in un unico organismo i principali cinque dipartimenti coinvolti interessati. Vogliamo sostenere il comparto vitivinicolo non solo con risorse a nostra disposizione, con la promozione e con politiche di governo efficienti e adeguate, ma anche con la ricerca, puntando decisamente, da qui ai prossimi anni, a far diventare quello che oggi è soltanto un comparto di nicchia, una realtà fondamentale e trainante della Calabria. Siamo in perfetta sintonia le politiche di tante regioni d’Europa, ma anche del resto del mondo, le quali hanno compreso che la salvaguardia del proprio ambiente e la valorizzazione dei propri prodotti, valgono più di ogni altra industria.


La Calabria è la regione con il più vasto patrimonio ampelografico autoctono, purtroppo molte varietà non sono ancora iscritte al Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Cosa pensa di fare per tutelare e valorizzare questo immenso patrimonio?
In questi cinque anni la Calabria ha fatto passi da gigante sul piano della conoscenza dei suoi vini e ha intrapreso un percorso virtuoso per la valorizzazione dei vitigni. Sul piano del dinamismo, non c’è dubbio, che questa giunta abbia stretto importanti sinergie con il mondo vitivinicolo calabrese non solo sul piano promozionale e fieristico, ma soprattutto sul piano della riscoperta di preziosi vitigni autoctoni presenti in Calabria e sulla loro qualificazione. Non siamo affatto una regione arretrata da questo punto di vista, ma possediamo tecniche ormai moderne e una nuova mentalità imprenditoriale. Tutto questo può essere garanzia per la conquista di nuovi mercati e nuovi consumatori. Così si riposiziona anche l’immagine dell’enoturismo calabrese nell’ambito di un fenomeno che muove ogni anno in tutto il mondo flussi assai consistenti di visitatori e di appassionati, sempre più attenti alla natura, alle tipicità e alle identità regionali. La presenza delle nostre aziende, ai meeting più prestigiosi del vino, ci ha fatto finalmente conoscere e apprezzare e siamo pronti per lanciare, ormai senza più complessi, la sfida del gusto e dell’eccellenza del “made in Calabria”. Il lavoro prezioso che molti nostri produttori hanno compiuto nelle vigne e nelle cantine per migliorare la qualità della produzione calabrese è sotto gli occhi di tutti. Sta a noi, non abbassare la guardia ma sostenere e innalzare il più possibile il livello di conoscibilità del nostro patrimonio vitivinicolo.


La commercializzazione del vino è strettamente legata alle qualità del terroir d'origine. Pensa che le difficoltà nella vendita del vino calabrese siano legate alla devastazione diffusa del territorio? Se si, cosa pensa di fare per evitare ulteriori scempi e rimediare a quanto già fatto?
Terroir è un vocabolo nato e cresciuto nella viticoltura e che non trova esempi nelle altre colture. Se ne parla tra chi asserisce che il terroir non esiste, che la bontà del vino è tutto merito dell’enologo, e tra chi invece sostiene che è proprio l’insieme di suolo, clima, vitigno e tecniche agronomiche a differenziare un vino, a renderlo, in qualche modo, unico e irripetibile.
Ovvio quindi che un territorio debba essere il più congeniale possibile alla produzione dei vini. E nonostante alcune storture, il nostro è ancora un territorio sostanzialmente integro. Non credo dunque che sia questo il problema legato alle difficoltà nella commercializzazione dei nostri vini. Piuttosto, sono certo, che il dinamismo che vive oggi questo settore porterà inevitabilmente a ottenere buoni risultati già dai prossimi anni. La Regione Calabria sta facendo il possibile per salvaguardare l’ambiente. Lo ha fatto con una Legge regionale in materia Urbanistica, lo ha fatto cominciando a demolire una serie di ecomostri, lo farà in maniera sempre più energica anche in futuro. Staremo vicini ai produttori del vino perché ripeto, rappresentano un fiore all’occhiello e una delle principali risorse della nostra economia.









VINO CALABRESE: LE RISPOSTE DEI CANDIDATI ALLE REGIONALI

da VINOCALABRESE NEWS, ricevo e pubblico:



Quattro domande sul vino calabrese ai candidati alla presidenza della Regione Calabria

LE RISPOSTE DI CALLIPO
1. Ogni produttore vitivinicolo impiega per questioni burocratiche circa 1/3 del suo tempo, l'impegno aumenta ancora di più per le piccole aziende. All'interno delle competenze regionali, cosa intende fare per ridurre la burocrazia?
Le lentezze della burocrazia regionale condizionano pesantemente molti ambiti produttivi. Esse non sono solo il frutto di una cattiva organizzazione amministrativa ma alla loro base vi è anche il peso di una politica che da tempo utilizza la pubblica amministrazione facendone uno strumento di clientele e di controllo del voto. La stessa problematica che io definisco da sempre “mafia con la penna” e che condiziona lo sviluppo stesso della nostra regione. Per questo una delle mie prime azioni, se sarò eletto presidente della Regione Calabria, sarà volta al riordino della macchina regionale che dovrà diventare il motore della rivoluzione pacifica che ho in mente, attraverso l’introduzione di una maggiore responsabilizzazione dei dipendenti, incentivi per chi lavora meglio, trasparenza nella gestione degli atti. A tal proposito ho in mente un ufficio, che dipenda direttamente dalla presidenza, con il compito di verificare, in base alle segnalazioni di imprenditori, commercianti, artigiani, ecc., eventuali ritardi o incongruenze rispetto alle procedure. È chiaro che il settore vitivinicolo presenta problematiche particolari e in questo ambito occorrerà dotarsi di competenze specifiche anche perché ritengo sia un settore strategico per la Calabria, assolutamente sottovalutato e sottodimensionato. Favorire una maggiore concertazione tra gli organismi preposti alla programmazione, al controllo, alla gestione del settore è sicuramente una delle strategie più urgenti da attuare per andare incontro alle aziende vitivinicole in termini di fornitura di assistenza e servizi a fronte ad una normativa nazionale e comunitaria che so essere vasta e in continua evoluzione.



2. La vitivinicoltura calabrese nonostante la storia millenaria risulta pressoché sconosciuta al grande pubblico. Quali sono le strategie che intende perseguire per la valorizzazione del mondo vitivinicolo calabrese?
E’ vero. Nonostante la storia importante, una buona parte dei consumatori non è a conoscenza del ruolo che ha avuto la Calabria come centro di diffusione delle cultura greca, ad esempio, che è all’origine della viticultura mondiale. O ancor peggio, chi conosce il retaggio dei vini calabresi si scontra poi con una distribuzione che non gli rende onore. C’è da dire che negli ultimi anni la situazione sembra leggermente migliore, ma molto resta da fare sul lato della domanda. Mi pare che la regione fino ad oggi si sia preoccupata solo di concedere contributi e finanziamenti finalizzati ad intensificare la produzione del vino. Ma sul lato della domanda, che oggi è la variabile più critica, che si è fatto? Poco e niente. Qualunque decisione d’investimento la politica prenda, e lo dico da imprenditore, deve essere preceduta dal confronto con gli operatori del settore. Non è ammissibile che, come spesso accade, cospicui budget regionali vengano assegnati per la realizzazione di eventi o campagne pubblicitarie di dubbia efficacia, senza tenere nella dovuta considerazione le reali esigenze delle aziende. E’importante il confronto continuo tra gli operatori del settore e gli amministratori delle risorse pubbliche, al fine di rendere qualsiasi investimento razionale ed efficace ed evitare, magari, di concentrarsi elusivamente su eventi fieristici costosi, promossi senza criterio e in maniera disorganizzata solo per mettere in bella mostra il nome della Calabria e dei suoi assessori. Anche perché di quei prodotti esposti non si trova poi alcuna traccia sul mercato, visto che le aziende non hanno le conoscenze con gli operatori giusti o non hanno una rete distributiva in quel mercato. Perciò penso in maniera differente; penso ad eventi mirati a far conoscere i nostri vini, in questo caso, ai diretti interessati agli acquisti, ai buyers, ai giornalisti di settore, non solo mediante trasferte all’estero delle aziende, ma anche invitando queste persone nella nostra terra e facendo loro apprezzare la bellezze dei nostri posti e bontà dei nostri prodotti, mediante percorsi guidati e programmati. La strada è lunga, ma credo che attraverso la costituzione di sinergie tra la classe politica e le aziende, investimenti razionali che mirino all’efficacia dei risultati piuttosto che all’enfasi mediatica, si possa fare molto e ridurre il gap di popolarità tra i nostri eccellenti vini e quelli prodotti in altre parti d’Italia e del mondo.



3. La Calabria è la regione con il più vasto patrimonio ampelografico autoctono, purtroppo molte varietà non sono ancora iscritte al Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Cosa pensa di fare per tutelare e valorizzare questo immenso patrimonio?
Sono fermamente convinto che il patrimonio vinicolo calabrese vada tutelato e soprattutto valorizzato. Oggi il successo di un vino passa per la capacità di essere originale, esclusivo e di qualità. La Calabria ha tutte le carte in regola per offrire sul mercato vini con tali caratteristiche, proprio grazie alla ricchezza di vitigni autoctoni che possiede! Bisogna quindi porre la massima attenzione a tale problematica ed accelerare i tempi di verifica ed inserimento di tali varietà all’interno del registro nazionale delle varietà di vite. Così facendo, le aziende avranno maggiori garanzie per i propri investimenti nella qualità, contando sulla possibilità di poter concentrare le proprie attenzioni su vitigni che si legano al territorio e alla storia della Calabria, ma che siano al tempo stesso ufficialmente riconosciuti, quindi anche spendibili in termini di marketing e comunicazione. Serve poi, come mi dicono spesso gli amici imprenditori del settore, un serio e oculato censimento delle quote, con particolare attenzione quelle che giacciono inutilizzate.



4. La commercializzazione del vino è strettamente legata alle qualità del terroir d'origine. Pensa che le difficoltà nella vendita del vino calabrese siano legate alla devastazione diffusa del territorio? Se si, cosa pensa di fare per evitare ulteriori scempi e rimediare a quanto già fatto?
Sono due problematiche apparentemente diverse. Il terroir è l`insieme di suolo, clima, vitigno, conoscenze contadine, tecniche agronomiche ed enologiche, capaci di differenziare un vino. Tuttavia è chiaro che il vino, un po’ come tutti i prodotti agroalimentari, si vende insieme al territorio di riferimento. I consumatori ricercano non solo la qualità del prodotto, ma anche l’esperienza di un viaggio ideale verso la terra che lo ha prodotto. E purtroppo oggi la Calabria non gode di un’immagine tale da far pensare ad un bel viaggio. Bisogna ritornare alla normalità anche in questo, valorizzando i due assi strategici dell’economia calabrese: l’agroalimentare e il turismo. Dobbiamo ripulire la Calabria dall’immagine di un territorio dove la criminalità, l’abusivismo edilizio, la carenza d’infrastrutture, la malasanità, il clientelismo giocano un ruolo dominante, allontanando la gente dallo scegliere i prodotti calabresi o la Calabria quale meta dei propri viaggi. In concreto, a livello regionale bisognerebbe ricercare maggiori sinergie tra l’offerta turistica e la proposta dei vini calabresi. E’ inaccettabile che in molte strutture ricettive della regione, ancora oggi, l’offerta di vini calabresi sia molto limitata o addirittura assente. Come si può pensare che la gente compri i nostri prodotti, se già nella nostra regione vengono spesso offerti e preferiti prodotti di altre regioni? In tal senso, la Regione dovrebbe sensibilizzare maggiormente gli operatori attraverso una più ampia diffusione della conoscenza dei vini regionali e con sistemi incentivanti di inserimento dei vini nelle proprie strutture, in concerto con i produttori vitivinicoli.

ALLA RICERCA DEL TESORO DI AIELLO CALABRO - Comunicato Amministrazione Comunale


Aiello Calabro - Ieri, 9 Marzo, è partita l'iniziativa del parroco Don Jean Paul Bamba e sostenuta fortemente dall'Amministrazione Comunale di ripristinare la sala adiacente alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, da tempo in disuso ed in pessime condizioni. Una squadra di volontari si è riunita nel pomeriggio ed ha lavorato alacremente tra la polvere, ammassi di rottami e desueti ed inutili monili, ripulendo la sala dal vecchio e preservandola dall'antico. Sono rinvenute, infatti, tra la polvere numerose testimonianze di arte sacra di alto valore storico-artistico, risalenti persino al diciottesimo secolo. "La scoperta di un vero e proprio tesoro - commenta l'assessore alla cultura Pucci - avvenuta davanti agli occhi di giovani ragazzi volontari e non solo, deve solo darci la spinta per un percorso conoscitivo di ricerca del nostro, e solo nostro, passato, del quale dobbiamo essere orgogliosi dando lustro e giusta visibilità". "Il lavoro - continua - non è finito. A breve, si stilerà tutto ciò che è stato ritrovato e si confronterà con gli inventari passati, interpellando equipe competenti affinchè si possa stimare il valore di ogni singola cosa. Ma tutto, si farà sempre con grande spirito di collaborazione con un parroco disponibilissimo come Padre Jean Paul, con i giovani, e con chiunque abbia desiderio di condividere la storia del nostro paese". "Io ringrazio tutti - afferma il parroco Bamba - per lo spirito con cui si è lavorato insieme per dare un contributo alla Chiesa Madre di questo paesino che mi ha accolto con tanto affetto. L'esperienza mi ha insegnato tanto nella vita, ma mai come ad Aiello Calabro ho visto un bell'approccio in merito alla voglia di "fare", e fare insieme".

martedì 9 marzo 2010

FESTA DELLE DONNE 2010


Vi propongo, di seguito, le frasi scelte dall'Amministrazione Comunale per la realizzazione di piccoli manifesti da dedicare a tutte le donne. Le frasi sono state scelte tra quelle da voi proposte nel gruppo Facebook creato per l'iniziativa (eccetto una).
Eccole:

A TUTTE LE DONNE CHE OGNI GIORNO URLANO IN SILENZIO,A QUELLE CHE NON POSSONO VIVERE LA PROPRIA FEMMINILITA',ALLE DONNE CHE DEDICANO LA LORO VITA ALLA FAMIGLIA E ALLA CURA DEGLI ALTRI, ALLE DONNE INTRAPPOLATE DAI PRECONCETTI E DALLE IPOCRISIE.
BUON 8 MARZO


"LA DONNA USCI' DALLA COSTOLA DELL'UOMO, NON DAI PIEDI PER ESSERE CALPESTATA, NE' DALLA TESTA PER ESSERE SUPERIORE. MA DAL LATO PER ESSERE UGUALE, SOTTO IL BRACCIO PER ESSERE PROTETTA E ACCANTO AL CUORE PER ESSERE AMATA" - W. SHAKESPEARE



SONO GREMBO DI MADRE, PASSIONE PROFONDA DI AMANTE, SORRISO D'AMICA E TENERA CAREZZA D'ALA CONSOLATRICE. SONO...SONO UNA DONNA...


AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI AIELLO CALABRO

Un ringraziamento particolare a chi ha aderito all'iniziativa "virtuale" di partecipazione ed un augurio affinchè le donne possano essere estranee a violenze, discriminazioni, sottomissioni nelle loro case, sul posto di lavoro, nella loro vita.

Amministrazione Comunale di Aiello Calabro
Assessorato alle Pari Opportunità
Assessorato alla Cultura
Assessorato alla Pubblica Istruzione

sabato 6 marzo 2010

VECCHIA CANZONE

Sento spesso una vecchia canzone
ballando da sola, con gli occhi cosi...
E la sento pensando alle nuvole
in alto, che giocano, davanti a me..
Ho provato a cantarla, ma ho perso la voce
in un mondo di tanti anni fa
E quel mondo vorrei ritrovarlo
nel sogno più forte provato mai
riguardando con mano la gente ammucchiata
e serena che ora non c'è
Incastrandomi nei loro occhi
mirando un riso di sana allegria
Ma quel sogno lo porto nel grembo di donna
cullandolo con la poesia..
Io so, presto uscirà, nascerà,
e per mano starà tra noi
EP

venerdì 5 marzo 2010

SORRISO D'INVERNO

Tu ci credi al sorriso d'inverno,
quando la luce si spegne,
e non si vede il mare?
Tu ci credi ad un vento nascosto,
che soffia negli occhi e
solletica il cuore?
E poi senti l'odore del pane,
il dolce del miele,
il profumo di te.
E ti accorgi che è solo un mistero
quel giorno che corre
proprio dietro di te...
EP

giovedì 4 marzo 2010

VINO CALABRESE INTERVISTA I CANDIDATI ALLA REGIONE CALABRIA


dall'UFFICIO STAMPA di VINOCALABRESE ricevo e pubblico:

IL VINO CALABRESE INTERVISTA I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA


Quattro domande sul presente e sul futuro del vino in Calabria. I produttori attraverso il sito vinocalabrese.it hanno inviato, ai candidati alla presidenza della Regione in corsa per la prossima tornata elettorale di fine Marzo, i quesiti prioritari per la vita e lo sviluppo di un comparto strategico del settore agroalimentare.

Quesiti sulle procedure burocratiche, sulla valorizzazione del mondo vitivinicolo calabrese, sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio vinicolo regionale, con una lunga e forte tradizione alle spalle, degna di essere valorizzata soprattutto da chi, come Loiero, Scopelliti e Callipo, si candidano a gestire i processi di sviluppo della regione.

La produzione vitivinicola e la coltura della vite hanno una stretta relazione con il territorio e il paesaggio e la politica ha la necessità di intraprendere con gli attori di questo settore una relazione proficua.

Il vino calabrese, insomma, si è candidato come uno degli assi strategici per lo sviluppo della Calabria e per questo chiede ai candidati le loro attenzioni e quali sono i progetti per un settore che può rappresentare una fonte di occupazione determinante e una occasione di sviluppo di una terra profondamente e storicamente vocata alla produzione di vino di qualità.

«Stiamo assistendo ad un caso di virtuoso sfruttamento della rete - afferma Giovanni Gagliardi responsabile di vinocalabrese.it -. Il nostro sito, che risulta un unicum nel panorama della comunicazione del vino in Italia, oltre ad essere una piattaforma di scambio di notizie e di relazioni tra i produttori calabresi e tra questi e gli operatori del settore, diventa veicolo per amplificare le emergenze dei propri utenti. Volevamo solamente raccogliere in un unico strumento le notizie sul vino calabrese diluite nella rete, ma abbiamo stimolato un’esigenza latente: il desiderio degli operatori di “incontrarsi” e di collaborare».

mercoledì 3 marzo 2010

DONNE - Mamma e Nonna

DONNE - Rita Levi Montalcini


"Meglio aggiungere vita ai giorni che non giorni alla vita."
Rita Levi Montalcini

DONNE - Alda Merini


La verità è sempre quella,

la cattiveria degli uomini

che ti abbassa

e ti costruisce un santuario di odio

dietro la porta socchiusa.

Ma l'amore della povera gente

brilla più di una qualsiasi filosofia.

Un povero ti dà tutto

e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.

-Alda Merini, da "Terra d'amore"-

Attraverso il mio blog, inizio da oggi a postare immagini, poesie, aforismi, pensieri sulle donne, affinchè se ne dipingano qualità, sfumature, caratteristiche, grandiosità, meriti e, perchè no, demeriti. Non è un elogio alla categoria, bensì un estratto personale che vuole incorniciare l'essenza femminile che in quest'era contemporanea cavalca tra la lotta alle pari opportunità senza abbandonare la forza che la contraddistingue e la presenza costante e crescente in ormai tutti gli strati della società.
A voi i commenti, le critiche ed i giudizi.
EP

DONNE

In occasione dell'8 Marzo, l'Amministrazione Comunale di Aiello Calabro intende rivolgere un pensiero alle donne con una serie di manifesti da affiggere per tutto il paese.
Ma abbiamo bisogno di voi.
Useremo le frasi ed i pensieri da voi concepiti.
Quindi, vi invitiamo a scrivere su questo spazio o su http://www.facebook.com/#!/event.php?eid=339667065946&ref=mf e le parole più belle saranno scelte per l'iniziativa.

Un saluto dall'Amministrazione Comunale di Aiello Calabro

martedì 2 marzo 2010